Cesare Capitani
Cesare Capitani è nato a Milano e lavora tra la Francia e l’Italia come attore, autore e regista.
Affascinato dal cinema americano in bianco e nero degli anni 30/50, che scopre grazie al piccolo schermo, si appassiona alla recitazione e inizia ad immaginare di voler diventare attore.
Dopo gli studi superiori di lingue straniere, entra alla Scuola di teatro « Paolo Grassi » di Milano.
Vi fa incontri professionali importantissimi e familiarizza con l’aspetto artigianale del teatro. Tutto lo intriga: non solo la recitazione ma anche la scenografia, le luci, la musica, la regia e la scrittura.
Terminata la scuola, lavora alcuni anni in grandi e piccole compagnie teatrali italiane, incontrando personalità importanti della scena italiana e internazionale. Contemporaneamente inizia a scrivere alcune novelle ed una commedia.
Quando non lavora in teatro, Cesare parte alla scoperta di nuovi orizzonti: Malta, gli Stati Uniti d’America, l’Oriente.
Da sempre ha un sogno: poter lavorare e recitare in un altro Paese, in un’altra lingua…
Ama il suo Paese, ma vi si sente straniero come quando è all'estero.
Si vede come una pianta, le cui radici sono fisse in Italia, ma il tronco, i rami, le foglie, si tendono verso altri cieli.
Scopre Parigi e se ne innamora. Comincia a fare incontri importanti, a recitare piccoli ruoli, a suscitare la fiducia e il sostegno di persone importanti… Piano piano si fa la sua strada.
Continua a scrivere novelle, commedie, adattamenti di romanzi. La sua lingua materna e la sua cultura si fondono sempre più con quelle del Paese che lo accoglie.
« Moi, Caravage – Io, Caravaggio » (tratto dal romanzo di Dominique Fernandez « La Course à l’abîme », ed. Grasset) è il primo dei suoi spettacoli che incarna perfettamente questa fusione culturale e linguistica, sempre più importante per Cesare. Lo spettacolo sarà presentato in Francia e in Italia. Presentato al Festival d’Avignone nel 2010, poi al Théâtre Lucernaire, al Théâtre de la Gaité, al Théâtre des Mathurins. In tournée tra il 2011 e il 2015 (Francia, Svizzera, Italia, Marocco) per più di 430 repliche. Il testo Io, Caravaggio è pubblicato dalle Edizioni Triartis.
Successivamente crea un testo su Galileo. A partire dalle lettere del grande scienziato italiano, Cesare scrive uno spettacolo che mostra soprattutto un uomo appassionato e appassionante, che si è battuto per tutta la vita per la libertà di pensiero. Anche « L’Autre Galilée – L’Altro Galileo » sarà presentato nelle due lingue.
Parallelamente, Cesare si lancia nella preparazione di un nuovo spettacolo, completamente diverso, « Promenade…in Italie ». Accompagnato da due musicisti, Cesare propone un viaggio ludico e toccante lungo la Penisola. Mescolando canzoni e testi, poesia e teatro, evoca i vari clichés e i luoghi comuni che circondano l’immagine dell’italiano. Si diverte inoltre, e il pubblico assieme a lui, a sottolineare i punti in comune tra Italiani e Francesi e anche le abissali differenze.
A teatro è diretto, tra gli altri, da :
- Giorgio Strehler ne "I Giganti della montagna" di L. Pirandello;
- René Loyon in "Penthesylée" di H. Von Kleist;
- Michel Vershaeve ne "La Fausse suivante" di Marivaux;
- Filippo Crivelli in "Gigi commedia musicale" tratta dal romanzo di Colette:
- Paolo Valerio in "Romeo e Giulietta" di W. Shakespeare;
- Peter Busuttil in "A Clockwork orange" di A. Burgess.
Firma la regia de La Traversée de la nuit di Geneviève de Gaulle-Anthonioz e Pinocchio di Collodi.
Scrive e mette in scena L’Aigle de Canossa.
Scrive il dramma Rapsodia, diverse novelle e un adattamento teatrale del romanzo di Umberto Eco "Il Nome della rosa".
Al cinema, recita sotto la direzione di :
- Dominique Farrugia in "L’amour c’est mieux à deux";
- Jacques Rivette in "Va savoir";
- Laurent Raymond-Vinas in "Mes amis d’en France";
- Mimmo Calopresti in "L’amour ne coûte rien";
- Giulio Manfredonia in "Si può fare".